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Folclore // Folclore

La Pergamena in Bianco

Nel 1459 il Duca Giovanni d'Angiò, inviato dal Re di Francia, calò con il suo esercito sull'Italia meridionale per contendere il trono a Ferrante I d'Aragona....

 

 

Nel 1459 il Duca Giovanni d’Angiò, inviato dal Re di Francia, calò con il suo esercito sull’Italia meridionale per contendere il trono a Ferrante I d’Aragona.

“La Cava” fu l’unica città che rimase fedele al giuramento di lealtà alla Casa Aragonese e si oppose alla congiura dei Baroni che si schierarono con d’Angiò, incurante delle lusinghe, degli intrighi, delle minacce e, infine, degli assalti dell’esercito angioino che, dal 19 al 28 agosto 1460, causarono devastazioni e morti.

La contesa si concluse con la vittoria di Re Ferrante, che ricompensò i cavesi con la Pergamena, ma visto che la stessa era rimasta in bianco, consegnò loro un’altra lettera nella quale indicò i privilegi concessi “allo valoroso et fidelissimo popolo cavajuolo”, tra cui quello di non pagare gabelle di sorta, sia nel vendere che nell’acquistare in tutto il Regno e di poter fregiare gli scudi, gli stemmi ed i vessilli della Città di Cava, delle armi o pali aragonesi:



“…dipingere seu sculpire, at parte dextera, duas barras auream et rubeam, domus nostrae Regie Aragonie nec non et supra scutum coronam nostram Regiam…”


“…dipingere o scolpire, nella parte destra, due barre una d’oro ed una rossa, della Casa Aragonese e sopra lo scudo la corona Regia…”